Prima visita
In cosa consiste la prima visita nutrizionale in studio?

Durante il primo incontro valuteremo insieme, attraverso un’attenta anamnesi, quelle che sono le problematiche, le esigenze, gli obiettivi che ciascun paziente si pone nei confronti dell’alimentazione.
Il significato di “dieta” non è privazione, ma originariamente in greco si traduceva come “stile di vita” ed è esattamente quello che voglio trasmettere attraverso i miei piani alimentare.
La prima visita è molto importante per “conoscerci”

Prima visita
In circa 1 ora ti sottopongo ad un’attenta anamnesi, valutiamo eventuale documentazione clinica e gli esami del sangue (richiesti entro i 6 mesi precedenti) e infine, passiamo alle misure (peso, altezza, centimetri e plicometria) per la valutazione di massa grassa e magra.

Elaborazione del piano
Sulla base dei dati presi in studio e dell’obbiettivo concordato calcolerò fabbisogno calorico, dei vari macronutrienti e costruirò il tutto in base alle esigenze riscontrate in sede di visita.
Riceverai il tuo piano alimentare personalizzato entro 4 giorni lavorativi dal nostro primo incontro.

Controlli in studio
Pianifichiamo insieme la frequenza di queste successive visite, in cui, oltre a valutare i progressi con le stesse misure della prima visita, ci confronteremo su come sta procedendo il programma e mi porrai tutte quelle domande che non mi avrai fatto nelle settimane precedenti… anche se vi dico sempre di chiedere IN QUALSIASI momento, sono sempre a disposizione e non esistono domande banali

Controllo a distanza
Nei primissimi giorni/settimane richiedo dei report costanti per valutare come il corpo stia rispondendo al programma che ho costruito, un po’ come un sarto che dopo aver preso le misure ti fa tornare per la prova vestito.
Infatti in base ai report che mi darai saprò se dovrò “stringere o allargare il vestito”, quindi se è necessario apportare già delle modifiche in prima battuta.
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Piena disponibilità per e-mail o WhatsApp. Risponderò a tutte le domande ed i dubbi, cercando anche dove serve di dare la giusta motivazione.

Domande frequenti

Ci sono domande che mi vengono spesso fatte o che, peggio, non mi fate perché “ho paura di disturbarti” o “mi sembrava una domanda scema”.. assolutamente no! Tutte le domande sono importanti, nessuno di noi è nato “imparato”.
Sono graditi esami del sangue recenti, per il resto portate voi stessi e aspettatevi un sacco di domande (anamnesi attenta) seguite da peso, misure in centimetri e plicometria.
Non è necessario, basta dirmelo così da tenere conto di eventuale alterazione del peso (di solito non così consistente… dipende anche da cosa avete mangiato prima ☺ ) o di gonfiori di stomaco.
Certamente, anche in questo caso comunicatemelo in sede di visita così da tener conto di eventuali variazioni di peso e misure
Partendo dal presupposto che è vero che vi fornisco diete grammate MA non voglio che l’alimentazione diventi un lavoro, la porzione di verdure si aggira mediamente intorno ai 200g. Visto che non tutte le verdure sono uguali, la strategia più efficace è considerare come adeguata porzione la metà visiva del vostro piatto
Una volta fatta la stessa premessa fatta per la verdure, ci aggiriamo in questo caso attorno a 150g, volumetricamente una mela media (considerando solo la parte edibile), quindi sarà una pera, o una banana, o un’arancia, o un paio di kiwi, o 3-4 mandarini (dipende dalle dimensioni). Eccezione fatta per l’avocado ed il cocco che è vero essere frutti, ma sono fonti principalmente di grassi.
La dieta è personalizzata proprio per questo, per sentirci e trovare soluzioni alternative che siano salutari ma che siano anche di vostro gradimento, quindi in questo caso scrivetemi
ASSOLUTAMENTE SI! Non esiste un approccio alimentare “sbagliato”, ma il rischio, come anche nell’alimentazione onnivora, è quello di non abbinare correttamente tutti i macronutrienti, lavoriamo insieme perché in nessun caso vi siano carenze.
No, il mais è una fonte di carboidrati quindi lo ritroverete come alternativa a riso, pasta, patate, pane, gallette…
io non credo nel “Peso forma” ma nel “peso al quale mi sento bene e la composizione corporea è salutare”. Intanto il peso è un numero che racchiude massa grassa e massa magra (muscoli, ossa e acqua), bisogna lavorare di modo che si perda grasso ma se nel contempo aumentiamo il tono muscolare, il peso effettivo sulla bilancia non varierà. L’importante è come stanno i vestiti e come vi sentite, oltre che poi verificare il tutto con le misure che prenderemo in studio ☺
In secondo luogo posso anche calcolare che abbiate da perdere, ad esempio, 10kg di grasso …. MA se dopo 5kg di adipe perso vi sentite bene, felici del vostro percorso e con gli esami del sangue a posto, chi sono io per obbligarvi a perdere ulteriormente?
In sintesi si lavora in base all’obiettivo, alle possibilità e alla salute.
Il pasto libero è sacro! Non lo chiamo infatti “sgarro” poiché non è un errore andare a mangiare una pizza con gli amici, anzi è un momento di convivialità e di stimolo differente al corpo. Le accortezze che si possono seguire però sono queste: non considerate intere giornate libere (dal venerdì sera alla domenica senza contegno) e nemmeno inglobare qualsiasi cosa in un singolo pasto. La moderazione è sempre l’arma vincente. Se vi capita di uscire 2 sere di fila non rinunciate “per colpa della dieta”, semplicemente uno dei due pasti cercate di farlo coincidere con il pasto che avreste fatto a casa.
Una buona scelta è sempre quella di un secondo (una tagliata di carne o un bel pesce al forno) con verdure, abbinando come carboidrato del pane (non tutto il cestino) e non aggiungendo alto olio che sicuramente è già presente nelle preparazioni.